Era impossibile parlare con quel tipo.
Invece di mantenere la consueta freddezza, qualcosa scattò.
Lo spintonai, mentre accennava ad allontanarsi.
"Come osate presumere di conoscermi? Chi diavolo pensate di essere per sputare sentenze su di me?"
Continuai a spintonarlo a dispetto della differenza di forza fisica e del mio corpo ancora dolorante per il rischio corso. La sensazione che avevo dappertutto era quello di essere caduta giù da un burrone ed essere riuscita a strisciarne fuori.
Sembravo una formica che spinge un sasso. Un'angolo della mia mente si domandò dove avessi dimenticato la cautela.
Mantenevo la calma pensando alle acque di un lago silenzioso, ma in quel momento la superficie era increspata, anzi... decisamente furiosa.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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