Guisgard giunse davanti alla casa di piacere e subito mostrò il suo solito segnale per farsi riconoscere.
Due ragazze lo accompagnarono in una grande sala, dove altre stavano in cerchio attorno ad un bambino.
“E quando sarò diventato cavaliere” disse Gavron “partirò in cerca del Santo Graal.”
“Che cos’è il Santo Graal?” Chiese una di loro al piccolo aspirante cavaliere.
“E’ il Calice che Gesù utilizzò nell’ultima cena con i suoi Apostoli.”
“Oh, non è un amore di bambino?” Sospirò una ragazza.
“Ma tu come fai a conoscere queste cose?”
“E’ stato sir Guisgard a raccontarmi del Santo Graal.” Rispose il piccolo. “Lui è il Primo Cavaliere è perciò partirà per cercarlo. Ma bisogna essere puri e perfetti per trovare il Santo Calice. Anzi, quando lo nominiamo dobbiamo farci il segno della Croce… così…” e si segnò.
“Oh, non sapevo che Guisgard fosse un cavaliere tanto puro!” Esclamò maliziosa una ragazza.
“Ma certo che lo è!” Gli fece verso un’altra “E’ la purezza in persona!”
E tutte risero di gusto.
“Sir Guisgard!” Esclamò all’improvviso Gavron, per poi correre in braccio al cavaliere appena giunto.
“Stai bene, piccolo?” Chiese questi.
“Si!” Annuì il piccolo. “Sapete, ho avuto la febbre, ma lady Rachel mi ha fatto visitare dal suo medico ed ora sto bene.”
“Sicuro? Non è che scotti ancora?” Controllandogli la fronte Guisgard.
“Sta bene, tranquillo.” Disse all’improvviso una voce alle loro spalle.
“Rachel…” sussurrò Guisgard “… grazie…”
“L’ho fatto per lui, non per te, cavaliere.”
Guisgard annuì e sorrise.
“Dov’è lady Melisendra?” Domandò Gavron. “Perché non è venuta con voi? E’ a casa ad aspettarci?”
“No, Gavron…” scuotendo il capo Guisgard “… lady Melisendra è dovuta partire… non verrà più con noi…”
“Dov’è andata?”
“Da suo figlio…” rispose Guisgard “… vieni, ti riporto a casa, Gavron…”
“E così ti ha lasciato?” Con un sorriso sarcastico Rachel.
Guisgard la fissò.
“Cosa c’è, si è avverato quel che ti predissi tempo fa, cavaliere?”
“Non so di cosa tu stia parlando.” Mormorò Guisgard.
Rachel si abbandonò ad una risata.
“Meglio che vada…” disse Guisgard “… grazie ancora per ciò che hai fatto per Gavron…”
“Su, non te la prendere, cavaliere…” fece Rachel “… non ne vale la pena… credimi…”
Guisgard la fissò per alcuni istanti senza dire nulla, per poi salutarla di nuovo ed andare via.
E quello sguardo del cavaliere provocò in Rachel un senso d’inquieta malinconia.
Poco dopo Guisgard e Gavron raggiunsero la casa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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