Layla fissò prima il ciondolo e poi Talia.
“Quel volto non vuol dire nulla…” disse sorridendo, quasi beffarda “… un volto è tanto importante? Lo credi davvero?”
Rise.
“Potrei mostrarti anche io un volto.” Continuò. “Un volto che fisso ogni notte prima di chiudere gli occhi e che mi ritrovo a guardare prima ancora che il Sole giunga ad illuminare ogni nuovo santo giorno di questa straziante ed insopportabile eternità!”
Si voltò verso una delle finestre.
“Si, voglio che muoia!” Esclamò. “Che muoia soffrendo! E così sarà! Perché il male si ripaga col male! L’odio con l’odio e la morte con la morte!”
I suoi occhi erano stravolti ed il suo respiro agitato.
“Voglio una promessa prima che tu parta per Sygma…” disse Layla.
Lui la fissò.
“Voglio che tu mi insegni a tirare di spada...”
“Perché?”
“Perché dovrò difendere il mio amore...”
“Da cosa, Layla?”
“Da chi vorrà strapparmelo…” rispose lei “… giurami che lo farai…”
Quel ricordo attraversò lo sguardo di Layla per un istante, per poi perdersi nell’infinito e meraviglioso azzurro dei suoi bellissimi occhi.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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