Il frate si abbandonò ad un’improvvisa e sonora risata.
Tolse le mani da quelle della ragazza e si alzò in piedi.
“Figliola…” disse, mentre la sua voce cambiava rapidamente tonalità “… per i traditori non vi è perdono… Giuda tradì Cristo e prima ancora Lucifero si rivoltò contro l’Onnipotente…” rise di nuovo “… e tu mi hai tradito di nuovo… ah, sciocca ragazza… hai fatto un errore non da te… credevi che i Taddei fossero più forti, vero? E invece sono destinati a perire… e tu con loro per averli preferiti a me…” aggiunse l’oscuro signore. “Si, sono io… e ti ho udito raccontare tutto a Monteguard sulle mura… dell’acqua e della spada… povera sciocca… brucerai sul rogo come la strega che sei! Ma tranquilla, tuo figlio ti raggiungerà molto presto.”
Si tolse il cappuccio e mostrò finalmente il suo volto.
“Avete udito ogni cosa, vero?” Chiese Izar voltandosi verso le sbarre.
“Si, signore…” risposero due chierici con abiti domenicani nascosti fino a quel momento fuori dalla cella “… la donna ha confessato tutto… dei suoi sabba demoniaci e dei suoi accoppiamenti col maligno… nulla ora fermerà la sua condanna a morte…”
Izar rise compiaciuto.
“E’ finita, Melisendra.” Disse il consigliere dei Taddei, rivelatosi ora per quel che era davvero. “Brucerai sul pubblico rogo… e presto anche il potere dei Taddei farà la tua stessa miserabile fine.”
L’oscuro signore rise di nuovo ed uscì dalla cella.