Discussione: La Gioia dei Taddei
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 16-07-2011, 03.30.34   #1875
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Icarius abbracciò teneramente Sayla e pianse.
Anche il più grande degli eroi, quando il peso della solitudine attanaglia il suo cuore, deve saper piangere.
Così recitava un’antica ballata capomazdese.
La leggenda vuole che anche il grande eroe eponimo della stirpe taddeide, Ardea, piangesse sotto il tormento dei suoi peccati.
Senza più suo padre, che sentiva di aver tradito ed abbandonato, senza la donna che amava e della quale ignorava anche il nome, Ardea, poco prima di cominciare l’ultima e più terribile delle sue Questioni, trascorse la notte sotto una grande quercia a piangere e pregare.
Sayla non era una semplice ragazzina.
Icarius l’aveva compreso sin dal loro primo incontro nel bosco.
Da quel momento la giovane era rimasta sempre al fianco dell’Arciduca.
Vi era qualcosa in lei.
Qualcosa di non comune.
E per questo Icarius l’amava come si può amare solo una sorella.
Poi quelle parole della giovane:
"Resterò. Resterò con voi finchè non riporteremo Lady Talia a Capomazda, ma poi me ne andrò."
Icarius le sorrise.
“Grazie, Sayla…” disse sussurrando.
La ragazzina poi si sedette sul letto e rivelò quell’oscura verità all’Arciduca.
“Cosa significa questo?” Domandò turbato Icarius. “Chi ti impone questo terribile giogo? Dimmelo, Sayla! Dimmelo, ti prego! Devi fidarti di me! Io non permetterò a nessuno di farti del male!”
Ma, all’improvviso, la ragazzina scappò via.
Icarius allora la inseguì.
Il cortile era circondato dal verziere e Sayla un attimo dopo si ritrovò in quel lussureggiante scenario.
Salici verdissimi e dai rami piangenti racchiudevano quall’angolo di bucolica tranquillità.
Il Sole filtrava quasi a stento tra quei delicati rami che come una tenda scendevano attorno alla ragazzina.
Icarius la raggiunse in quell’angolo di verziere.
“Sayla…” sussurrò “… perché sei scappata via? Cosa succede? Cosa ti affligge? Ti prego, dammi la possibilità di aiutarti… io non permetterò a nessuno di farti del male, ma devi fidarti di me…”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso