Spalancai gli occhi per la sorpresa, mentre le mani mi scivolavano lungo i fianchi, come se mi fossi scottata al contatto con quell'uomo tanto empio.
"Voi? Siete sempre stato qui... attaccato al potere come una sanguisuga e pronto a vendere la città al Gufo!"
I miei occhi scintillarono d'odio.
"Voi... siete voi l'unico Demonio che ho incontrato nella mia vita! Quante persone mi avete fatto uccidere? Quante ne avete uccise voi stesso?"
Uscì prima che potessi avventarmi contro di lui.
"Brucerete all'inferno molto prima che arrivi il mio turno! Mi avete sentito?!"
Ero furente, ma non potevo fare altro che agitarmi come una belva in gabbia.
Non potevo uscire di lì. Era una prigione di pietra, lì nessuno dei miei poteri poteva essermi utile. E probabilmente i miei carcerieri erano stati messi in guardia dall'evitare il mio tocco e le mie parole.
Armeggiai intorno alla serratura e alle sbarre, ma inutilmente.
Dovevo uscire da lì. Dovevo salvare Uriel. Chissà dove si trovava in quel momento, chissà che pena...
Asciugai le lacrime di frustrazione che scendevano sulle mie guance.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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