"Voi vi ostentate a non capire! Questo per me non è un triste destino! E' la mia vita e non voglio che Voi o chiunque altro la cambi! Io amo la mia vita e il mio Signore e se lui ha deciso me come sua Prescelta, io ne sono onorata! Non importa se a causa sua sono diventata un demone. Quello che Voi non avete capito, caro duca, è che a me piace uccidere! Per me è come respirare!" gridai con furia. Avevo oltrepassato il limite, ma non era stato Theenar a farmi uscire di senno. Lui non centrava.
Perdonate quest'uomo, mio Signore, ancora non piò comprendere la Vostra reale grandezza.
Guardai Luna e lei mi si avvcinò e mi calmò, come spesso faceva.
"Ti ringrazio, amica mia." la ringraziai io.
Nella sala era piombato improvvisamente il silenzio e non fu difficile per me, grazie al mio fine udito, sentire delle urla provenire dal piano di sopra.
"Le avete sentite anche voi, vero? Quelle grida... Sembrava la voce di..." non riuscii a finire la frase per paura di far preoccupare inutilmente Icarius, ma ero quasi sicura che fosse stata Lei ad urlare.
Lady Talia... Cosa vi stanno facendo?
"Milord, volete veramente aiutare qualcuno? Ho sentito delle grida di donna provenire dal piano superiore." dissi rivolta ad Icarius.
"Voi fate come volete, ma io vado a controllare!" detto ciò, aprii la porta, salii le scale e mi diressi verso una porta. Ascoltai e sentii dei singhiozzi venire dall'interno della stanza.
Tentai di aprirla, ma inutilmente.
Ed ora? Oh, Lady Talia, resistete ancora per un poco!
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"La Morte non è una punizione, ma una liberazione" Dragon Heart.
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