Il sogno si confuse con la realtà, quando improvvisamente le tenebre si aprirono davanti ai miei occhi. Sentii una voce chiamare il mio nome.
Ero ancora angosciata da quel sogno e dalla minacciosa presenza di Gouf.
Mi svegliai sentendo le lacrime scivolarmi lungo le guance.
Mi agitai, cercando di riemergere da quel sonno drogato.
"No, non fargli del male..." sussurrai, cercando di allontanare da me quell'immagine.
Aprii lentamente gli occhi.
C'erano due persone chine su di me, che mi guardavano con preoccupazione.
Presi fiato diverse volte. Il petto mi bruciava.
"Dove..." cercai di alzarmi, poi guardai meglio quei visi e capii.
"Guisgard?" domandai, con sorpresa. "Sono viva?" mormorai scioccamente.
Poi qualcosa si ruppe dentro di me, come una diga che crolla, e scoppiai a piangere.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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