Intendevo che è sempre bene porre l'accento su simili questioni, nulla da ridire con il vostro scritto

comunque, dama Llamrei, ho letto il vostro riferimento e in modo particolare ho notato che il cavaliere, come avete già accennato poc'anzi, assume già dei connotati in età barbarica (non toccati quindi da senso spirituale nel senso più stretto ne tanto meno da quello cristiano) e che assume definizioni religiose, guarda caso, con i Carolingi, sempre distintisi per le guerre a favore della cristianità (che porterà poi al Sacro Romano Impero). Possiamo dunque affermare che la religione e la spiritualità nella cavalleria altro non sono che delle sfumature "accessorie"?