Ad un tratto la porta si aprì e Shezan entrò nella stanza.
Talia era ancora seduta sul pagliericcio e fissava il Cielo dalla finestra.
“Vi ho portato la cena, milady.” Disse l’eunuco. “Mangiate e cercate di dormire.”
Posò allora accanto alla ragazza il vassoio con il cibo e l’acqua.
In quel momento, alle spalle di Shezan, Talia notò un’ombra sull’uscio della porta.
L'uomo si avvicinò alla finestra e controllò che tutto fosse in ordine.
"Se vi occorre qualcosa" fece Shezan "chiedete pure a me, milady. Se desiderate confessarvi o ricevire il Corpo di Cristo, vostra sorella condurrà qui il suo confessore." Accennò allora un lieve inchino.
Un attimo dopo l’eunuco uscì dalla stanza e chiuse a chiave la serratura.
Dopo qualche istante Talia udì dei passi che provenivano da fuori, verso il corridoio.
Qualcuno si avvicinò alla porta e restò immobile senza dire nulla.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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