Morgan!
La sua voce mi giunse sommessa e alterata ma riconoscibilissima.
Chiusi gli occhi e richiamai l’immagine di Morgan alla mente... i suoi occhi luminosi e vivaci, i capelli scurissimi e quella infinita e ingenua gentilezza un po' sfacciata tipica dei bambini.
Eppure adesso la voce di Morgan suonava diversa da come la ricordavo, adesso la sua voce era triste e spaventata, era esitante e tremula... non potevo vederlo, ma avrei giurato che stesse tremando.
“Morgan...” mormorai, tentando di infondere nella mia voce quanta più dolcezza e calore potevo “Morgan... sì, certo che sto bene! Non preoccuparti, piccolo, non succederà nulla di male...”
Sorrisi.
Lui non poteva vedermi, ma ero certa che mi percepisse esattamente come io percepivo lui...
“Sei molto gentile a farmi compagnia, sai? Mi fa molto piacere che tu sia qui con me. Sono felice ora!”
Esitai un attimo poi, più piano, chiesi: “Morgan... non vuoi dirmi che cos’è che ti fa paura? Sai... se vuoi possiamo affrontarla insieme quella paura. E vedrai che insieme riusciremo a cacciarla via!”
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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