“Beh, se parlerete troppo, finirà davvero che vi lascerò in questo posto, mia cara Euridice.” Disse Guisgard con sarcasmo a Melisendra, per poi affiancarla nello scendere in quei meandri abbandonati.
I due raggiunsero così il covo dei traditori, che appariva avvolto nel più assoluto dei silenzi.
Guisgard sbirciò da una delle pareti di pietra, assicurandosi che avessero via libera.
“Sembra che la strada sia libera…” mormorò “… rammentate come si arriva alla stanza in cui c’era quel maledetto Izar? Quella in cui mi ha fatto prendere a calci dai suoi tirapiedi? Bene, se si, allora indicate la strada… ma mi raccomando, con prudenza…”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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