“Questo luogo è davvero molto allegro…” disse Guisgard, mentre anche lui, come Melisendra, cercava in quella stanza “… mi raccomando, prestate attenzione ad ogni rumore sospetto proveniente da fuori… non vorrei ritrovarmi addosso uno di quei dannati… mi hanno già fatto sentire le loro carezze una volta e non ci tengo che la cosa si ripeta…”
Continuò a cercare, ma della spada neanche l’ombra.
“Che sia dannato, quel maledetto!” Esclamò Guisgard. “Ma dove l’avrà nascosta?”
Ma, all’improvviso, nascoste in un grosso libro, il cavaliere trovò alcune lettere.
“Ma…” mormorò “… queste lettere… sono indirizzate… non ci posso credere…”
Lesse quelle lettere incredulo e con uno sguardo stravolto.
Si voltò allora verso Melisendra e le mostrò una di quelle lettere.
“Anima mia…
Ormai sono settimane che sei andata via, amata Rasiel…
Tuo marito è un uomo distrutto nell’orgoglio ed accecato dall’odio verso i Taddei.
Ma è un inetto, non è mai stato degno della tua bellezza e del tuo spirito.
Ha deciso di sfidare il nipote dell’Arciduca, ma non avrà alcuna possibilità di vincere il duello.
Dove sei ora tu?
Mi manchi come al Cielo manca il Sole e come alla notte i sogni.
Maledetti Taddei.
Tu vivevi in purezza e candore, lontana dalla bassezza di un puerile e vile sentimento volto a soddisfare le carne!
Eri mia e non di tuo marito che mai avevi amato.
Poi giunse lui…
Maledetto Ardross!
Si è portato via ogni cosa!
Maledetti Taddei!
Ma io so come punirli!
So come farli maledire questa vita!
Sono al servizio di lord Rauger ora... e se non potrò soddisfare il mio amore, troverò sollievo nella vendetta!
Una lunga vendetta che si consumerà solo quando l’ultimo dei Taddei sarà morto e Capomazda distrutta!
Porterò astio e caos in queste terre e metterò i baroni contro il potere degli Arciduchi!
Rasiel, amore mio e vita mia... se l’amore non potrà più sostenermi, lo farà l’odio.
L’odio per i Taddei!
Colui che ti ama sopra ad ogni cosa.
Izar”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|