Guisgard tentò di nuovo di forzare il passaggio, ma ogni sforzo si rivelò inutile.
“Maledetti!” Gridò.
Ed a quella sua imprecazione si udirono diverse risate dall’altra parte del passaggio.
“Bastardi!” Colpendo con forza la porta bloccata.
Si voltò allora verso Melisendra e cominciò a controllare quel luogo con attenzione.
“E’ inutile…” sbuffando “… sembra che questo maledetto cunicolo sia stato scavato nella roccia senza nessun altro accesso…”
Controllò di nuovo la nicchia, cercando un qualche altro passaggio nascosto, ma fu tutto inutile.
“Siamo caduti in trappola come degli allocchi…” mormorò Guisgard, poggiando la testa contro la parete “… ora attenderanno la nostra morte e poi verranno a prendersi Parusia…” fissò poi i cadaveri degli uomini che aveva ucciso “… a terra c’è melma e questo cunicolo è intriso di umidità… presto questi cadaveri cominceranno ad attirare insetti e topi…”
Tirò una manata sulla pietra per sfogare la frustrazione e la rabbia.
“Voi come state?” Chiese poi a Melisendra, accorgendosi del suo stato di agitazione.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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