Morgan era rannicchiato ai piedi della porta.
Aveva il viso pallido e gli occhi stravolti.
“Io…” mormorò alle parole di Talia, che gli aveva parlato dall’altra parte della porta “… io ho paura quando si fa notte… loro mi fanno paura… li sento camminare di notte nei corridoi…” sospirò in un tremito “… lady Layla dice che non devo aver paura, perché loro sono come noi… ma a me invece fanno paura… quando arrivano si sente un gran freddo… e poi spesso si arrabbiano… si arrabbiano per un non nulla… e diventano cattivi… lady Layla talvolta parla con loro… lo fa di notte, quando è nella sua stanza e nessuno può sentirla… ma io una notte li ho sentiti parlare con lei… e poi lei è rimasta da sola a piangere davanti al ritratto del cavaliere vicino al suo letto…” si voltò verso la porta “… questa stanza dove ti hanno chiusa… lady Layla dice che è la stanza per punire qualcuno che è stato cattivo… tu sei stata cattiva?” Domandò a Talia.
In quel momento arrivò Sayla.
Morgan prima resto titubante, poi vinto dalla gentilezza della voce di Sayla si buttò fra le sue braccia.
“Ho paura, Sayla…” tremando “… domani ci sarà di nuovo la prova e sarà affrontata dal cavaliere che è venuto con te… e quando c’è la prova loro arrivano in molti di più e si arrabbiano anche con me… e faccio sogni brutti!” Piangendo il bambino. “Per questo non voglio dormire stanotte.”
E, dall’altra parte della porta, Talia aveva udito ogni parola.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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