Mi schiarii la gola.
Guardai il soldato che era stato mandato a sorvegliarmi.
"Dovresti avvicinarti..." mormorai guardandolo e concentrandomi. "Avvicinati... non aver paura..." sorrisi rassicurante. "Vieni..."
Nonostante l'incertezza quell'uomo non riuscì a ignorare i miei comandi.
"Più vicino..." mormorai, quando fu accanto a me. Gli feci segno di abbassarsi.
Non appena fu sopra di me io mi alzai e mi attaccai a lui. Il suo respiro fu mio.
Bevvi a lungo, ma lo lasciai solo addormentato.
"Dimentica..." gli sussurrai nell'orecchio prima che scivolasse nel sonno.
Quindi uscii dalla tenda e iniziai a cercare mio figlio, sbirciando nelle tende.
Non sapevo dove andare.
"Portatemi da lui..." mormorai agli spiriti. Quelle nuove forze che avevo acquisito mi avrebbero aiutato a tirarci fuori da quella situazione.
Poi sentii una voce familiare...
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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