Quella risata, vaneggiante, allucinante, sconvolgente, sembrava come prendere fuoco nella testa di Sayla.
La vecchia ebbe un sussulto, quasi a volersi alzare da quella sedia alla quale era stata incatenata.
“Anche lei è incatenata!” Urlò all’improvviso. “Anche Layla è vittima di questa tragedia! Questa tragedia che lei stessa ha evocato dal più profondo e desolato dei gironi infernali!” Emanò un grido stridulo e grottesco, ma capace di far gelare il sangue nelle vene di Sayla. “Quella donna vuole portarvi tutti con lei!” Continuò. “Dovete partire da questo posto, prima del suo ritorno! Ella non trova pace e vuole tormentare anche l’ultimo dei Taddei! E’ pazza! Ha perduto il senno in quell’attesa che l’ha trasformata in ciò che è oggi! Ha rapito la moglie dell'Arciduca perchè solo così avrebbe potuto costringerlo ad affrontare quella mortale prova! Eccoli…” mormorò, cambiando tono all’improvviso “… li sento… anche tu puoi sentirli…” fissando Sayla “… sono qui e non se ne andranno senza portarsi via un’anima… quella di Layla, o quella dell’Arciduca…” e cominciò a piangere, mentre nei corridoi si sentivano rumori di passi agitati e diverse ombre cominciavano ad allungarsi tra le stanze, le scale e le pareti del palazzo.
All’improvviso giunsero Luna e Nishuru.
Questi accese una candela, mentre Luna corse ad aiutare Sayla.
E nell’illuminare il folle volto di quella vecchia, Nishuru lesse nei suoi occhi bagliori di follia e di dolore.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Ultima modifica di Guisgard : 23-07-2011 alle ore 01.58.25.
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