“Allora, probabilmente, ne avrai conosciuti molti di uomini come me.” Disse con disprezzo Gouf a Melisendra. “Dovresti essermi grata, mia cara, visto che la mia misericordia di permetterà di condividere lo stesso fato di tuo figlio…” sorseggiò del vino dalla sua coppa “… mi meraviglio come il tuo signore ti abbia lasciata andare… beh, mi ha fatto un favore… domani sacrificherò due anime al cospetto di Aytli, invece di una soltanto…”
Ma in quel momento una musica si diffuse nella tenda.
Gouf cercò nella penombra e notò una figura avvolta nel suo mantello.
“Come sei giunto qui, menestrello?” Domandò il Cavaliere del Gufo.
“Sono qui per te…” mormorò la figura nel mantello “… perché hai finito di seminare il terrore in queste terre…”
“E ad impedirmelo sarà un menestrello come te?” Domandò con disprezzo Gouf. “Orfeo e Paride erano superbi nella musica, ma inetti come guerrieri… dedicati al tuo strumento, menestrello…”
“Re Davide e Tristano però eccellevano in entrambe le arti…”
“Vuoi vincermi con quell’ocarina, musico?”
La misteriosa figura allora smise di suonare ed aprì il mantello, mostrando la spada che pendeva dalla sua cintura.
“Chi sei tu?” Chiese Gouf.
“Colui che stavi aspettando…” rispose Guisgard.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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