Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 25-07-2011, 20.45.37   #2010
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Pasuan si avvicinò a Dafne e cominciò a fissarla.
I suoi occhi erano visibilmente arrossati e lacrimavano.
Si avvicinò alla ragazza e le sorrise.
“Sei bellissima, amore mio…” sussurrò il cavaliere “… sei la più bella donna che io abbia mai visto…”
La liberò dai lacci e la baciò con passione.
“Si…” aggiunse “… io posso vederti, Dafne…” e l’abbracciò.
Prese allora la ragazza e corse verso una galleria che li condusse in un antro dove si trovavano gli altri prigionieri.
“Aiutami a liberarli, Dafne!” Urlò alla ragazza.
Dopo aver liberato i prigionieri, tutti loro lasciarono finalmente quella tomba.
Pasuan aveva recuperato due mantelli e ne aveva usato uno per sé ed uno per Dafne.
Risalita una galleria, si ritrovarono in superficie, in un bellissimo campo fiorito, davanti ad una piccola chiesetta di campagna.
Pasuan prese Dafne per mano e si avvicinò alla chiesetta.
I due entrarono e subito l’atmosfera di pace rasserenò i loro animi.
Accanto all’altare c’era una candela che splendeva.
Pasuan e Dafne raggiunsero l’altare ed il cavaliere si chinò per pregare e ringraziare il Cielo di aver superato quella dura prova.
“Pace e bene, figlioli.” Disse un prete avvicinandosi ai due.
Pasuan sorrise.
“Padre, cosa significa quest’unica candela accesa?”
“Simboleggia la Fede.” Rispose il prete. “Quando si è quasi consumata, viene sostituita da un’altra. Così la fiamma che simboleggia non si spegne mai.”
“Si è quasi consumata.” Fece Pasuan. “Possiamo cambiarla noi con la nuova candela?”
“Certo.” Annuì il prete.
Questi allora diede al cavaliere una nuova candela.
“Dafne…” disse Pasuan “… possa il mio amore per te ardere per sempre come la fiamma di questa candela della Fede…” e accese la nuova candela.
“Padre…” aggiunse poi “… questa è la donna che amo e già ho perso troppo tempo lontano da lei… voglio che diventi mia moglie… ora.”
“Che meraviglioso proposito!” Esclamò il prete. “Sono certo che lei ne sarà felicissima! Andiamo, vi è un altare nel cortile della chiesa… celebreremo là.”
Nel cortile tutto era pronto per la cerimonia.
Il giardiniere della chiesetta e la perpetua del prete fecero da testimoni alle nozze.
“Un momento… gli anelli!” Disse all’improvviso Pasuan.
Si guardò allora intorno e colse alcuni piccoli fiori di campo.
L’intrecciò fra loro e formò due anelli.
“Quando saremo a casa ti comprerò un anello meraviglioso e degno della promessa del mio amore eterno…” sussurrò a Dafne.
Il prete allora celebrò il matrimonio e finalmente Pasuan e Dafne si baciarono da marito e moglie.
E un bellissimo tramonto purpureo diffondeva il suo magico alone nella campagna, quasi a voler benedire l’unione dei due giovani sposi.
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