Devo dire che questo testo "eccessivo"in ogni sua forma e contenuto non mi stupisce che rechi il nome "Bibbia del Diavolo"per la raffigurazione stessa del Diavolo,poichè un testo spesso viene identificato per i contenuti,non per l'autore.
L'altra cosa che,in fondo,non mi stupisce è che sia scritto nella stessa grafia dalla prima all'ultima riga.
E' pur vero,come asserisce la dama che mi ha preceduto e come affermate voi stesso,Aphelion,che sembra quasi impossibile,poichè la grafia cambia inflessione già dalla seconda riga,talvolta,e soprattutto in base agli umori e le sensazioni che attraversano la mente riflettendosi nella mano di chi scrive.
Mi vengono in mente gli amanuensi,e lo stesso monaco poteva essere tale.L'esercizio quotidiano in parte poteva smorzare le inflessioni fino ad annullarle,sebbene i muscoli della mano e delle dita fossero in questi ultimi soggette a crampi e contrazioni nonostante l'esercizio quotidiano.Ma a questo punto il loro lavoro cessava per essere ripreso in seguito.Comunque,c'è da dire,che la copia di un solo volume era sempre affidata ad una sola figura,anche se vi impiegava,talvolta,una vita intera per ultimare il lavoro.
E,comunque,la presenza di miniature è già da attribuirsi ad una figura diversa da chi ha scritto l'intero Codex,trattandosi di un'arte differente.
Ma ciò che più solletica la mia curiosità è(e forse è nota la risposta)quale versione della Bibbia sia stata poi tradotta in latino in questo testo.
Se si tratta di una traduzione,da quale lingua si traducesse o se è stata rivisitata una versione già in latino,ma antecedente.
Gli studiosi hanno formulato ipotesi in merito?
Devo anche aggiungere,però,e non per verve polemica,ma perchè ho raccolto le tracce che sono state disseminate su questo percorso..
Signori,siete due cavalieri di spessore,ed anche ciò che segue vi contraddistingue in valore..
Citazione:
Originalmente inviato da Sir Aphelion
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Vedete, un conto è scimmiottare “poesiole” in puro stile messaggini da cioccolattini tanto per attirare l’attenzione, tutt’altra cosa è quando si affrontano argomenti di storia, letteratura e così via, dove è richiesto un minimo di correttezza e attenzione, per fornire al meglio più informazioni possibili a chi legge.
Capisco che la voglia di apparire e mettersi in mostra può essere forte, ma almeno che lo si faccia con stile e buon senso.
visto che siete voi stesso a trattare quasi tutto il tempo di fiorellini e citare qua e là frammenti di poesie. Per quanto riguarda i temi "seri" da voi proposti, credo che si contino sulle dita di una mano quelli che abbiano avuto un ampio approfondimento, e dinanzi a questo dato di fatto mi pare che si infrangano le vostre aspirazioni "cavalleresche" in questa discussione.
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E' pur vero che in un volto di natura perfetta un neo possa essere elemento di bellezza,e sono certa che questa "inflessione"sulla vostra natura cavalleresca sia solo da attribuirsi a quell'eccezione che conferma la regola,poichè anche l'opera perfetta presenta il seppur minimo difetto che la rende tanto più preziosa e unica.
Ma,vorrei rispondere a Sir Guisgard,questo luogo non sembra che rechi qualche dicitura in merito alle competenze(conoscenze) da possedere per potervi accedere.
E a sir Aphelion dico,trattare di materia di fiori è cosa assai sublime e delicata.
Giacchè entrambi amate i fiori,l'uno sembra aver predilezione per le rose,l'altro per le margherite,usateli come aspetto di fascino individuale e di affiatamento tra voi.
E ve lo dico con sorriso,poichè le migliori amicizie si fondano sempre sul confronto leale,seppur acceso e,perchè no,sulle divergenze che rendono l'essere umano unico ed irripetibile.
Mi,perdonerete per questa "inflessione"sull'argomento.Spero.