Terre lontane
La luna rischiara
celi nelle notti scure
Il vento sibila
tra mura inespugnabili
I fiumi si dileguano furtivamente
in immense vallate ed ettari di foreste
Aria fresca su candide pelli e
rosee guance fanciullesche
Terre bruciate che
evocano battaglie
Lacrime e sangue consumato
giacciono oramai in quel suolo
la ove un epoca di linguaggi raffinati
perduti dall’evoluzione di vari popoli futuri
Ignari di una permanente evaporizzazione
di un dono cosi fornitoci fin dalla notte dei tempi
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