Vi ringrazio, damigelle
Sono lieto che questa storia abbia suscitato il vostro interesse.
Attorno al conte Patrick vi sono delle leggende sorte attorno alla sua inquietante figura, anche se qualcuno afferma che il nobile signore, contrariamente alla sua dissoluta indole, mantenesse un atteggiamento filantropico verso i suoi fittavoli.
Su di lui circolavano precisamente due sinistre leggende: che tenesse nascosto in qualche sotterraneo del castello un figlio nato deforme e che avesse perso l’anima giocando a carte con il diavolo.
La partita sarebbe avvenuta in una stanza segreta del castello; una camera della cui esistenza ancora oggi si vocifera, ma che nessuno è mai riuscito a trovare.
In quella stessa camera lord Strathmore avrebbe attirato alcuni suoi nemici per poi chiuderli dentro a morire di fame.
I poveretti cominciarono non soltanto a divorarsi fra di loro, ma a mangiare carne strappata a morsi dalle proprie braccia.
A riprova della veridicità della leggenda, due spettri si aggirerebbero nel castello, in compagnia della già citata “Dama in Grigio”, della “Dama in Bianco” e dell’”Uomo con la barba grigia” (questi ultimi pare siano stati “ereditati” da Patrick Strathmore e la loro storia non è nota): sono i fantasmi di un nero e di un bianco, due uomini della compagnia che il conte aveva condannato all’autocannibalismo.
