Messere, ho letto alcune delle vostre ultime opere e devo dire che la poesia “Sogno gli occhi tuoi severi” è bellissima.
C’è qualcosa tra le sue parole che, non saprei bene come esprimerlo, lascia un senso d’estasi misto a malinconia.
Gli ultimi versi sono di una bellezza unica, che mi ricordano alcune canzoni di Peire Vidal, raffinato e delicato trovatore.
Sono versi degni di “un servo d’Amore” completamente devoto e rapito dall’amata.
Mi piacerebbe chiedervi, se mi è concesso, se questa poesia è legata al ciclo di Marzia, oppure è un’opera indipendente, frutto d’altra ispirazione.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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