Cittadino di Camelot
Registrazione: 28-07-2011
Messaggi: 203
|
"Io conosco il passo che avete letto,signore,e conosco colui che,abbandonata la maschera,mostra allo speccio il vero parvente della sua anima".Si espresse una voce fioca e tremante.
"Chi è là!Chi ha udito i miei pensieri ad alta voce?"
Si fa avanti una figura scarna e pallida,vestita di un'antica sottoveste di lino,e con i piedi nudi.
"Io,signore.Io ho udito".E,lentamente compare da dietro il pesante tendonde che chiude il sipario.
"Chi siete,milady?"
"Cosa importa..io non sono di carne,sono come l'attore di cui avete letto,appartengo a quel libro..appartengo a un sogno".Rispose con abbandono e sguardo perso la fanciulla.
"Dunque,siete una maschera!"
"Sono il cuore e il suo contrario.L'anima ed il vuoto.La fama e la miseria."
"Come potete dire questo,milady,siete un'attrice,e in quanto tale avete capacità di rendervi interprete dei sogni degli uomini".Asserì l'uomo con ardore.
La fanciulla sorrise.."Credete che basti una maschera ad animare un sogno?Un cuore a far nutrire amore?Un costume a far di un'anima una creatura reale?No,messere..il passo di cui leggete si compone delle note della musica dell'anima,è scritto nei più sublimi versi della poesia del cuore,ha un linguaggio proprio dell'immortalità,ed ha un nome solo."
"E voi,milady,conoscete quel nome?"
"Quel nome è caro al Cielo,milord!"
La fanciulla,dicendo questo,gli si accosta,gli pone un dito sulle labbra ad intimargli silenzio..e,sottovoce,lo invita a tacere:"Ascoltate,milord..ascoltate piano..il legno del teatro,i velluti delle poltrone e del sipario,la fiamma che arde nelle lampade,e l'aria..ascoltate l'aria..solo così apprenderete di quel nome.."
Il silenzio avvolge ogni cosa,non un alito lo perturba,l'uomo rimane immobile,mentre la fanciulla ancora gli tiene il dito sulla bocca perchè egli non si esprima di una sola parola.
Ed il teatro respira..
Il teatro mormora e sussurra..
"Avete udito?"Chiede la fanciulla con voce sommessa per non infrangere oltremodo quel silenzio.
"Milady,io.."
"Schhh.."Ancora lo invita la fanciulla.
E il respiro del teatro si fa crescendo..
"Sentite che è vivo?"Chiede all'uomo la fanciulla.
"Sì,milady,sento che è animato da passione".L'uomo si guarda intorno,getta uno sguardo ai costumi,alle maschere immobili che trabordano dal grande baule che le custodisce.Guarda intorno a sè,percepisce il pubblico nella platea,eppure non c'è nessuno.Ma a lui sembra di vedere gli attori muoversi sulla scena,nonostante il palcoscenico sia vuoto.Persino il sipario si gonfia come sollevato da un vento impetuoso.Ma tutte le finestre sono chiuse.
"La fanciulla s'aggira sul palcoscenico con i suoi piedi nudi,alza lo sguardo alla galleria,poi lo posa sulla platea,come a voler accompagnare ogni movimento di quell'uomo,infine s'accosta ad una lampada a olio,e con un soffio la spegne..
Ed il teatro torna nel buio e nel silenzio più assordanti.
"Conoscete il possessore di questo teatro?"Chiede all'uomo infrangendo il silenzio.
"Conosco i possessori dei sogni che lo animano,milady"
"Dunque,conoscete il cuore di chi l'attraversa,questo palcoscenico.."
"Si,milady,è non è dissimile dal cuore di chiunque sappia nutrire un sogno.."
La fanciulla si avvicina all'uomo,prende dalle sue mani il copione:"Una maschera per sfidare e vincere la fortuna..per burlarsi e poi nascondersi dai suoi simili..ed il suo cuore.Un solo cuore per dar vita a tutti loro.."La fanciulla ripete ad alta voce ciò che l'uomo aveva letto,poi guardandolo negli occhi:" Non è questo che stavate ripetendo?"
"Leggevo,sì.Il copione,milady.Questo è il copione"
"Il copione è la vita,milord,e il cavaliere di cui leggete è più vivo e reale di voi,signore"
"Come potete dirlo,milady,se voi stessa siete una maschera di questo copione?"
"Siamo più vive noi maschere di quanto non lo siano tutti i gli uomini di questa terra,milord!"
La fanciulla scivola lentamente dietro il sipario,abbandonando le scene.L'uomo rimane solo,col suo copione in mano:"Ho sognato?Dio!Deve essere stata un'allucinazione.."Esclama perplesso.
A queste parole il sipario si apre,una schiera di maschere va ad occupare il proprio posto sul palcoscenico,chi ride,chi piange,chi amoreggia,chi canta alla Luna solitario.Ognuno ha in mano il suo sogno.Ciascuno lo tiene stretto.Una figura,discostatasi da loro,si avvicia all'uomo che ancora regge in mano il copione ed esclama:"Buonuomo,siamo maschere,eppure abbiamo un solo volto.Siamo attori,eppure recitiamo il solo ruolo di noi stessi..Siamo di carne,eppure siamo anime leggere con le ali degli Angeli.Siamo il nostro cuore.Ed io sono Guisgard,colui di cui avete appena letto in questo libro."
Guisgard prende il libro dalle mani dell'uomo,e nel momento stesso in cui lo richiude,si accendono le luci di scena e prendono vita i sogni.
Guisgard,avete scritto qualcosa di una bellezza indicibile.
Avete racchiuso il vostro cuore nel copione di un'opera teatrale.
Ma la vera capacità che vi lodo,è la veridicità di tutto ciò che leggo in questo scritto,l'autenticità del cuore che pulsa nel vostro petto.
Se di voi si dice Arte,si dice Guisgard!
Ultima modifica di Chantal : 19-08-2011 alle ore 11.41.00.
|