Discussione: Storia La società di Antico Regime
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 22-08-2011, 03.09.46   #8
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 05-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Abbiamo dunque parlato della rigida suddivisione in tre ordini della società di Antico Regime.
Ma l’abbiamo fatto, diciamo, dal di fuori, quasi del tutto attraverso gli occhi postumi della storia successiva a quei tempi.
Può essere interessante invece vedere come un autore antico, tra i più celebri e apprezzati del mondo medievale, descrivesse queste ideologie sociali.
Nel famoso romanzo “Ivano” del grande Chretien de Troyes, si può avere una testimonianza di questa visione della vita.
Il protagonista giunge in un castello dove domina una terribile prova da superare, detta “Pessima Avventura”.
Il re è stato in passato battuto da due esseri mostruosi, subendo così un terribile tributo: donare loro trenta fanciulle ogni anno, fino a quando qualcuno non li vincerà in battaglia.
Ovviamente Ivano li sfiderà e li vincerà, liberando così le sfortunate fanciulle.
La novità, che riguarda poi la nostra discussione, è il destino delle fanciulle.
Esse infatti sono costrette a lavorare in una sorta di fabbrica di tessuti in cambio di una misera paga.
Questo singolare scenario, fuori dai soliti schemi dei romanzi cavallereschi, in realtà cela in modo chiaro la visione che Chretien, e quindi il ceto che rappresenta, ossia quello aristocratico, ha del lavoro prodotto in cambio di denaro.
Fedele allo schema che scandisce l’intera società medievale, Chretien, e dunque Ivano, giudica con disprezzo lo sfruttamento delle ragazze, costrette a lavorare per denaro.
Questo rispecchia in pieno la condanna ecclesiastica del tempo verso ogni attività sospettata di usura.
Per Ivano e per il pubblico aristocratico che legge i romanzi cavallereschi quel tipo di lavoro, che possiamo tranquillamente giudicare come operaio, è da condannare e persino un lavoro servile, ai loro occhi, sarebbe ben più dignitoso e meno crudele.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso   Rispondi citando