Padre Adam restò a fissare la finestra, quasi a voler confondere il suo sguardo col buio che aveva ormai coperto ogni cosa.
Le dolci note dell’arpa di Chantal cominciarono a diffondersi nella stanza, tra i vecchi e preziosi mobili intarsiati e i ritratti, quasi tutti a tema sacro, che ornavano le pareti.
Il vecchio chierico rise alla riuscita imitazione della ragazza, per poi abbandonarsi al suono del suo strumento.
“Non ho nulla da temere…” disse con voce calma, quasi a voler accompagnare il suono dell’arpa “… Davide non temeva la pazzia di Saul, mentre Erode era intimorito dal Battista… ormai questa è la mia terra e da tempo ho deciso che qui sarei invecchiato e, a Dio piacendo, qui sarei stato seppellito.” Sorrise. “E poi, ragazza mia, il Cristianesimo non si è estinto quando al mondo ve ne erano solo tredici a predicarlo, a maggior ragione non finirà ora dopo che l’intero mondo civile si riconosce nei suoi valori.”
Restò allora a fissare la sua dolce nipote.
“Un uomo…” mormorò “… devo forse preoccuparmi?” Ridendo. “Mi ritroverò dunque un tuo spasimante per casa?” Si fece poi serio di colpo. “Credo passerò la notte nel mio studio… non attendermi. E’ tardi e domani hai lezione. Va a letto, piccola mia. Ah…” aggiunse dopo un istante “… mi hai parlato di un fiore… di che fiore si tratta?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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