Lord Carrinton fissò prima lord Tudor, poi di nuovo Gonzaga.
“Naturale, milady.” Sorridendo alla dama. “Nessuno qui può e vuole obbligarvi. Ma forse un ricevimento qualsiasi non è di vostro gradimento… in questo l’errore è senza dubbio mio e vi chiedo perdono…” mostrando un lieve e delicato inchino “… dovevo immaginare che la mondanità, come invece accade con la maggior parte delle nobili donne del regno, non sortisce effetti di voi … allora, a voi piacendo, vi propongo qualcosa di diverso… scegliete voi come preparare il tutto… io sarò, con il permesso di lord Tudor e, naturalmente, il vostro, un umile servitore… disponete di me come desiderate… tutta Camelot è ai vostri piedi, milady… scegliete dove e come festeggiare il vostro ingresso nel reame… amate il gotico? Allora vi condurrò nella bella, romantica ed abbandonata fortezza normanna di Santa Maria della Guardia, dove potremmo organizzare un originale e stravagante ricevimento, magari animato ed impreziosito dai lamenti di qualche antico fantasma…”
Lord Tudor rise di gusto.
“Oppure…” continuò il bel Carrinton “… c’è la vecchia dimora degli Stanford, sul lago di Flannery… si tratta di una dimenticata villa di gusto vagamente classicheggiante, che assume delle tonalità straordinarie all’alba ed al tramonto… e, se il tutto rapirà la vostra deliziosa attenzione, potremo organizzare la festa proprio tra la nascita e la morte del Sole sul lago… altrimenti, scegliete pure una capanna, una grotta e la vostra bellezza, la vostra nobiltà ed il vostro candore la renderanno non meno preziosa e degna del palazzo di sua maestà.”
“Eh, ragazza mia, il nostro lord Carrinton non si da facilmente per vinto, come puoi vedere tu stessa!” Esclamò lord Tudor.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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