"Vi ringrazio... siete la nostra salvezza..." rivolsi un inchino al nostro salvatore, prima di scomparire nella carrozza. "Spero di conoscere il vostro nome, un giorno, e di potervi ringraziare per questo nobile gesto."
Ero molto incuriosita da quegli uomini, ma non c'era il tempo per fare utleriori domande, quindi salii senza esitare sulla carrozza che ci avrebbe portati a Calais.
"Non manca molto, Giselle", dissi con lo sguardo rivolto all'orizzonte, "Presto saremo lontano da ogni pericolo... sono felice che papà non abbia assistito fino alla fine alla miseria in cui è caduta la nostra famiglia e agli scempi che quei fanatici stanno compiendo nel palazzo di Beauchamps... se non fosse caduto sotto la mano del boia, sarebbe certamente morto di crepacuore."
Sospirai tristemente pensando alla triste sorte dei miei genitori.
"Pensi che troveremo qualche gentiluomo della casata di Wendron, sul suolo inglese, che possa aiutarci?" domandai, senza distogliere lo sguardo dal sole calante. "Abbiamo perso tutto..." mormorai sottovoce.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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