07-09-2011, 16.42.06
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#148
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Cittadino di Camelot
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I miei occhi rimasero in quelli azzurri dell’uomo per un tempo indefinito. Era la prima volta che li osservavo, che li guardavo davvero... prima di quel momento non c’erano state che occhiate sfuggenti e battute teatrali sul palcoscenico... ma ora lo vidi diversamente, per la prima volta... e ne rimasi scossa.
Non distolsi gli occhi dalla sua figura mentre parlava, né mentre si alzava e racimolava qualcosa e neanche mentre si allontanava... continuai a fissare il punto oltre cui era sparito, sovrappensiero.
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Ma che maleducato!” Esclamò Renart. “Così si tratta una ragazza che finge di interessarsi alla sua storia? Che vada al diavolo insieme alla sua maschera!” Si alzò di scatto. “Vuoi che gli dia una lezione, Talia?” Domandò poi alla ragazza.
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“Siediti, Renart!” mormorai senza guardarlo, sollevando lentamente una mano e poggiandogliela sul braccio “Siediti e sta’ zitto!”
Il resto della cena passò in fretta per me: non posi molta attenzione ai discorsi e alle parole, presa com’ero da altri pensieri.
Quando finalmente tutti i piatti rimasero vuoti, mi alzai e rimisi in ordine in fretta, poi tornai presso la tavola dove erano tutti intenti a discutere...
“Perdonatemi, amici, se già mi ritiro.” dissi “Il viaggio, le prove... è stata una giornata faticosa!”
Mi allontanai quindi da loro e presi a passeggiare lì intorno, per le stradine buie e deserte che si snodavano tra le case intorno alla piccola piazza...
Camminavo e pensavo...
E in cima a tutti i pensieri c’era lui: l’uomo con la maschera... lui e quelle poche, lugubri parole... lui e quei suoi occhi profondi e tristi... avevo visto la guerra in fondo a quegli occhi, una guerra di quelle difficili da portare a termine, di quelle delle quali non ci si può liberare, la guerra di un uomo che è in conflitto con sé stesso...
E infine non potei che ammettere stizzosamente la verità: avevo creduto di esser proprio io l’unico essere insolito nel nostro piccolo e matto gruppo, ma così facendo avevo peccato di leggerezza e di presunzione. Avevo creduto di aver capito tutto, quando invece non avevo capito niente. Avevo malamente sbagliato nel valutarlo... e io detestavo sbagliarmi.
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** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
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