Discussione: Il Giglio Verde
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Vecchio 12-09-2011, 05.17.11   #210
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Daniel era nelle scuderie, ancora incatenato e marchiato come si fa con le bestie.
Meditava la fuga, animato com’era dal disprezzo e dall’odio per coloro che gli avevano tolto la libertà.
Ad un tratto alcuni uomini entrarono nelle scuderie per condurvi un bellissimo cavallo.
“Chi è costui?” Chiese Guisgard fissando Daniel.
“E’ un ladruncolo che vostro zio ha fatto marchiare e poi diventare schiavo.” Rispose Jalem.
“Oh, bella!” Esclamò vagamente divertito Guisgard. “Mio zio non ha mai perso la mania di trattare meglio i cavalli che i suoi servitori!” E rise di gusto.
“Questo gaglioffo ha insultato il duca, milord.” Spiegò Jalem.
“Davvero?” Continuando a ridere Guisgard. “Cioè, se ho ben capito, questo ragazzo ha osato mancare di rispetto al più importante uomo d’Inghilterra, dopo sua maestà?”
“Esattamente, milord.”
“Ed io che sono andato in Italia perché mi annoiava la nebbiosa ed umida campagna inglese!” Esclamò il nipote del duca. “Sarei invece dovuto restare qui a Camelot! Mi sarei divertito molto di più!” E rise ancor più forte. “Avrei voluto vedere la faccia di mio zio! Lui che ha fatto tremare in gioventù persino in turchi, preso in giro da un ragazzo!”
Gli altri lo fissavano stupiti.
“Su, forza, liberate quel ragazzo.” Disse Guisgard.
“Cosa avete detto, milord?” Chiese Jalem.
“Quel che hai capito, amico mio.” Rispose Guisgard senza scomporsi. “Non trovate che questo cavallo sia bellissimo? Io ci sono molto affezionato e voglio che se ne occupi un servitore capace.”
“Ma questo gaglioffo è un ladro!”
“Chi ha tanto coraggio da prendere in giro un pari del regno” con candore Guisgard “non è certo un sempliciotto. Avanti liberatelo.”
Pochi istanti dopo Daniel era libero.
“Ascolta, ragazzo…” spiegò Guisgard a Daniel “… lo vedi questo magnifico cavallo? Ecco, portalo ad abbeverare presso il ruscelletto che sta tra il Belvedere ed il villaggio… lui beve solo acqua pura di fonte. Poi lo riporterai qui ed attenderai altre mie disposizioni. Ora va, ragazzo.”
“Il conte non comprenderà questa vostra trovata, milord.” Mormorò Jalem. “E si arrabbierà, temo.”
“Tanto è sempre arrabbiato.” Ridendo Guisgard. “Specialmente con me. Ora su, forza, bisogna affrontare il leone nella gabbia. Accompagnami da mio zio.”
Ed un attimo dopo i due uscirono dalle scuderie per recarsi da lord Tudor.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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