Provai pena per quel ragazzo, strattonato ed evidentemente in balia degli eventi. Ricordavo bene quale fosse la sensazione di sentirsi trascinare via dalla corrente, la spiacevole e gelida consapevolezza che il proprio destino sta nelle mani non curanti di altri al di fuori di sè.
Lo guardai con simpatia e trattenni il respiro quando fu nuovamente portato via da quella sorte che gioca ogni persona, ma certi con più durezza di altri.
Avevo udito appena le parole dell'uomo che aveva esibito quel ragazzo come un trofeo di caccia. Mi affrettai a rispondere al suo saluto.
"Lord Carrington..." forzai un sorriso e un lieve inchino "sono lieta di fare la vostra conoscenza."
Mi voltai verso Guisgard.
"Avete un singolare modo di fare qui... prima voi e le vostre arguzie, ora una caccia agli scudieri... pare che i passatempi non vi manchino, perfino i più fantasiosi..." Pronunciai quella parole con gaiezza, ma i miei occhi tradirono una certa diffidenza nei confronti dell'uomo a cui ero stata appena presentata.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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