Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
De Jeon fissò con sguardo indagatore Gaynor dopo le sue parole.
“Certo che ti ritengo all’altezza.” Disse Missan alla giovane. “Hai tutto per riuscire in questa impresa… astuzia, intelligenza, senso pratico e fascino… le donne come te, un tempo, o le si prendeva nelle proprie fila, oppure si eliminavano.” E un sorriso indefinito sorse sul suo volto.
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Queste parole suscitarono in Gaynor un senso di inquietudine... suonavano come una velata minaccia e di questo non si capacitava, visto il forte legame di amicizia che li univa. Cercò di scacciare quei brutti pensieri dalla mente, mentre Missan si accordava con Mercien circa lo scopo del loro imminente viaggio in Inghilterra.
Sono convinta che da questa storia non trarremo niente di buono, la sensazione di disagio che provo è troppo forte, si disse Gaynor. D'improvviso si ricordò di una cosa che doveva mostrare a Missan e della quale si era dimenticata fino a quel momento. Aspettò che l'amico finisse di parlare con Mercien, poi lo condusse fuori dalla stanza. Aprì un involucro che teneva legato alla cintura e gliene mostrò il contenuto: "Durante l'ultima catalogazione dei beni che abbiamo confiscato, ho trovato questo e mi chiedevo se fosse possibile tenerlo per me... lo trovo meraviglioso...". Si trattava di un pugnale d'argento con zaffiri incastonati sull'elsa finemente lavorata, certamente opera di un abile artigiano.