Gonzaga galoppava nella verde campagna inglese.
Dietro di lei si allontanava sempre più la collina del Belvedere, mentre il profumo di campo sembrava tracciare una via invisibile in quel bucolico scenario.
Un raggio di Sole accarezzava la dama in sella al suo meraviglioso cavallo bianco, illuminando la preziosa chiave che aveva con sé.
Ad un tratto la vecchia torre diroccata apparve innanzi a lei.
Le murature erano vecchie e consumate dal tempo, dalla pioggia e dal vento.
Sterpi e rovi crescevano ovunque su quelle antiche pietre.
“C’è una strada scritta nelle stelle...
ascolta, loro sussurrano cose belle...
quale senso ha questa amara spina...
e l’ora del dolore sento ormai vicina...”
Sembrò sussurrare il lieve vento che si era alzato in quel luogo.
Ad un tratto il suono di una cornamusa destò Gonzaga da quel sogno ad occhi aperti.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Ultima modifica di Guisgard : 19-09-2011 alle ore 02.35.29.
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