Discussione: Il Giglio Verde
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Vecchio 19-09-2011, 04.15.41   #304
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
La nave giunse senza troppi problemi a Dover, dove in breve sbarcò i suoi importanti passeggeri.
Il cielo inglese era velato ed in lontananza si udivano sordi boati.
Un temporale sembrava avvicinarsi.
Il mare era scuro ed inquieto e una pallida Luna veniva a fatica avvolta da sottili e spettrali nuvole.
L’odore della pioggia era già nell’aria e sul molo diversi marinai coprivano alcune imbarcazioni ormeggiate.
Missan, Gaynor e Mercien trovarono ad attenderli una carrozza che li condusse poi ad una sontuosa residenza posta alla periferia di Camelot.
“Siate i benvenuti, miei signori.” Accogliendoli un servitore dai chiari tratti moreschi. “Il mio padrone ha disposto questa dimora per il vostro soggiorno qui a Camelot. Egli vi prega di non cercarlo… sarà lui stesso a contattare voi. Io sono Raos… ai vostri ordini.”
“Molto bene, Raos.” Disse Missan. “Capiamo benissimo la prudenza del tuo padrone. Egli è il nostro unico amico in questa terra straniera ed è nostro interesse non tradire la sua fiducia.”
“Che nobile dimora!” Esclamò stupito Mercien. “Chissà se in patria sono al corrente di questo nostro sfarzo...”
“Tu sei abituato alla miseria, ai raggiri, alla corruzione, al tradimento.” Replicò con indifferenza Missan. “Ed anche una stalla ti sembrerebbe una reggia, mio ingenuo repubblicano.”
“Perdonatemi, ma sono capace di distinguere una stalla da una reggia, monsieur.”
“Forse allora sei più furbo di quanto dai a vedere…” fissandolo Missan “… e questo non è sempre un bene, amico mio...”
Mercien, che non ero uno sciocco, ben aveva compreso il sottile avvertimento di Missan.
“Ora basta perdere tempo…” mormorò il nuovo ambasciatore della repubblica di Magnus “… ti darò la possibilità di guadagnarti subito il compenso pattuito...”
“Vi ascolto, monsieur.”
“Ricordi la donna che ci aiutasti a catturare?”
“Certo.” Annuendo Mercien. “La duchessa Du Blois… cioè, voglio dire, l’ex duchessa Du Blois.”
“Già, proprio lei…” con un ghigno Missan “… voglio che tu ora raccolga tutte le informazioni possibili su di lei… dove si trova ora, se è protetta da qualcuno e se ha acquistato fondi, abitazioni o altro genere di beni.”
E congedato Mercien, Missan raggiunse in un’altra stanza Gaynor.
“Allora, repubblicana… questa dimora è di tuo gradimento?” Chiese alla ragazza, mentre Raos portava loro del vino. “Ti consiglio di goderti questa missione come se fosse una vacanza… del resto cogliere fiori è da sempre un passatempo assai gradevole…” sorseggiò un po’ di vino “… bisogna subito agire… un nostro fallimento non sarà perdonato a Magnus… da questi miei documenti “… aprendo una busta che aveva in tasca “… si può vedere come la maggior parte dei nobili e degli ecclesiastici fuggiti dal nostro paese abbiano trovato poi rifugio qui a Camelot… e come tutti loro siano stati aiutati da un aristocratico molto vicino al re… lord Tudor… forse dobbiamo cominciare ad indagare proprio da lui… ho fatto preparare una carrozza che ci condurrà da lui stasera… ecco il suo invito ufficiale… non poteva non invitare il nuovo ambasciatore della Repubblica di Magnus nella sua dimora… preparati alla maniera delle nobili dame di questo regno… useremo ogni arma per il nostro scopo… anche la tua bellezza, mia magnifica repubblicana.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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