Questa si è presentata come una giornata brumosa, fin dal suo inizio.
Una giornata dai colori incerti, dal clima incerto, dalle temperature incerte... incerto, come il mio umore mentre il mio fedele cavallo procedeva al moderato trotto su sentieri che sembrava -lui solo!- conoscere perfettamente.
Avevo mandato i paggi avanti, giorni fa.
La mia buona balia, pur controvoglia, ha accettato di ritardare di qualche giorno il suo rientro, in modo da restare indietro e sistemare le ultime faccende.
Ho persino convinto il capitano della mia guardia ad accelerare il passo, per precedermi lungo la via.
E così mi son ritrovata a viaggiare da sola. Sola con il mio cavallo. Su sentieri via via più noti, attraverso un paesaggio che si fa ad ogni passo più familiare...
Poi le ho viste.
Lì di fronte a me si ergevano le candide mura di Camelot in tutto il loro splendore...
e allora i ricordi del viaggio si fanno lontani, la stanchezza svanisce, il cuore prende a battere forte e i volti degli amici salgono alla mente, la voglia di incontrarli ancora si fa pressante...
La sera si avvicina rapitamente e Camelot appare ancor più bella in questa luce...
Viaggiare appare più piacevole se si ha un posto dove tornare, un posto che possiamo chiamare casa, diceva il poeta.
Lady Talia è tornata a casa, amici di Camelot, e vi saluta con il cuore.