Talia aprì quel misterioso biglietto e cominciò a leggere il testo:
“Stasera ritrovatevi tutti alla locanda Del Frantoio in attesa del segnale.
Assicuratevi che questo biglietto non cada in mani sbagliate o saremo tutti scoperti.
A stasera, fratelli.”
Il biglietto recava come firma il simbolo dei Pomerini.
Renart si avvicinò a Talia, destandola dai suoi pensieri.
“Sembra che il nostro misterioso Tafferuille si interessi di politica…” disse accarezzandole i capelli “… sinceramente non capisco in che modo possa riguardargli questa cosa… è un attore… mah… più passa il tempo, più quel tipo mi sembra del tutto fuori di testa… ma veniamo a noi, mia cara…” avvicinando il suo volto a quello di lei “… non so perché, ma sono pronto a scommettere che tu hai una gran voglia di seguire quel tipo… ed ovviamente non puoi andarci da sola, essendo una ragazza… e poi immagini il padrone se venisse a sapere di questa cosa? E, ti rivelerò, io non sono molto bravo a conservare un segreto… ma sono certo che tu possiedi i giusti argomenti per ottenere il mio silenzio, mia cara…”
Ma proprio in quel momento arrivò il vecchio Essien.
“Vi ho cercati dappertutto!” Esclamò. “Si può sapere dove eravate finiti? Domani abbiamo lo spettacolo! Avete preparato i vostri costumi? Cos’hai, Talia?” Avvicinandosi alla ragazza. “Ti vedo pensierosa.”
“Eh, padrone, sembra che la nostra Colombina sia un po’ distratta ultimamente.” Facendo il finto tonto Renart.
“Sta zitto, Renart!” Lanciandogli un’occhiataccia Essien. “Va tutto bene, ragazza mia?” Rivolgendosi di nuovo a Talia. “Sai bene che se c’è qualche problema puoi contare su di noi… siamo la tua famiglia, non dimenticarlo.”