La verde campagna inglese.
Il crepuscolo la rendeva ancor più luminosa, mentre in lontananza le colline cominciavano ad accendersi in quei vecchi borghi addormentati ed adagiati lungo i loro pendii.
La torre incantata osservava quel mondo che pareva mutare con l’imbrunire, come se creature fiabesche e favolose si destassero con la sera.
Ad un tratto quel suono.
Una cornamusa scozzese riempì la malinconica e sognante aria della sera con la sua melodia.
Gonzaga allora si accorse di una figura che si avvicinava.
I capelli tra il castano ed il rosso, la barba curata, il viso disteso e gli occhi socchiusi come se quella melodia racchiudesse chissà quali immagini.
“I miei omaggi, milady…” disse Hagus una volta raggiunta Gonzaga “… anche voi qui, lasciandovi rapire dalla magia di questo posto?” Le sorrise dopo un cortese inchino. “Anche io vengo talvolta qui… ci venivo già da piccolo, con i miei fratelli… sapete, i miei genitori decisero di sposarsi qui, nella vecchia cappella di questa torre diroccata… mia madre espresse questo desiderio… era romanticamente innamorata dei romanzi cortesi e cavallereschi… sognava l’Amor Cortese, una vita da romanzo… e mio padre era incapace di dirle di no… il giorno del loro matrimonio, essendo mio padre scozzese, suonarono a festa decine di cornamusa… e spesso io torno qui a salutare questo luogo con la mia cornamusa…” restò un attimo ad ascoltare il silenzio di quel luogo magico “… ma come mai siete qui, milady? Al Belvedere lord Tudor ha organizzato un ricco ricevimento… si adirerà se non vedendovi.” Accennò una risata. “Ed io sono proprio diretto al suo palazzo. Se vi va, possiamo andarci insieme.”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|