La torre diroccata era immersa nel buio della sera e sembrava un naturale e sicuro rifugio per quei due ragazzi.
“Questa resterà sempre casa nostra, vero?” Chiese Marco a suo fratello. “Solo qui mi sono sempre sentito al sicuro…” e si adagiò accanto al letto sul quale era disteso Daniel. “Daniel… ora sei stimato… sei al servizio di un nobile signore…”
“Eh, già!” Esclamò Mercien che era fermo sulla porta. “Davvero una bella fortuna… così giovane, e già fedele scudiero di un lord inglese… eh, già…” grattandosi la testa “… ma com’è che voi due conoscete questo posto così bene? Questa torre, sebbene ormai vecchia e diroccata, è di sicuro stata eretta da nobili signori… e come mai uno scudiero come te” fissando Daniel “possiede la chiave per potervi accedere?”
Da fuori, intanto, si udiva il dolce e malinconico suono della cornamusa di Hagus, che si trovava insieme a Gonzaga davanti all’altro ingresso della torre.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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