Monsieur uscì dalla locanda, portandosi dietro Elisabeth.
“Madame…” una volta usciti fuori “… mio padre mi diceva sempre che solo due cose sono impossibili da fermare… le forze della natura e la lingua di una donna. Ecco, premesso che il Sole, la pioggia ed il vento non mi danno alcuna noia, vi dirò che trovo alquanto pedante il vostro chiacchierare a vuoto. Dite che abbiamo il diavolo alle calcagna? Vi sbagliate. Il diavolo è ovunque in questo paese. E forse quelle catacombe sono il luogo più sicuro… per restare vivi.” Aggiunse questo attento a non farsi udire. “Vi rivelerò un segreto…” avvicinandosi all’orecchio di Elisabeth “… non ci occorre alcun cavallo… almeno per ora… ora, di grazia, seguitemi.” E presala per mano la trascinò via.
Dopo un po’ giunsero ad un luogo deserto e desolato.
Solo il vento sembrava dimorare in quel gotico scenario, fino a quando apparve qualcuno.
Era un pastore che avanzava verso di loro accompagnato dal suo cane.
“I miei rispetti, buon uomo…” rivolgendosi a lui Monsieur “… sapreste indicarci la strada giusta?”
Il pastore lo fissò senza dire nulla.
“Sappiamo che dietro ci sono i Rossi, che forse da queste parti sono passati i Blu e che ormai non c’è più traccia dei Bianchi…”
Il pastore accennò un sorriso.
“Rifugiatevi tra i defunti, lì sarete al sicuro…” disse “… perché bisogna aver paura dei vivi, non dei morti…”
“E dove riposano?”
Il pastore si voltò verso degli spuntoni rocciosi ed indicò tra essi una piccola insenatura.
“Grazie, amico mio…” sorridendo Monsieur. “Seguitemi, mia novella Euridice…” rivolgendosi poi ad Elisabeth “… il vostro Orfeo vi condurrà nel regno dei morti… e, al contrario di Euridice, cercate di parlare il meno possibile!” E rise di gusto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Ultima modifica di Guisgard : 23-09-2011 alle ore 02.41.35.
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