Al braccio di Lord Tudor riacquistai tutta la mia sicurezza, mentre mi presentava ai suoi ospiti.
Improvvisamente una voce conosciuta si intromise tra le piacevoli chiacchiere e le presentazioni. Ancora prima di voltarmi sapevo esattamente chi mi sarei trovata davanti.
"Messere..." lo salutai come un vecchio amico, sorridendo. "Se sono nota a Magnus, come dite, è una vera fortuna che la bellezza non sia patrimoniabile, altrimenti dovrei rendervi conto perfino di questo", dissi con tono scherzoso e continuando a sorridere.
Poi mi voltai verso Lord Tudor.
"Milord, ho già avuto occasione di conoscere messer Missan ad Animos... pardon, Magnus... in circostanze, come dire... precipitose. Sì, credo si possa definire così il tempo che intercorre tra l'arresto e il processo... devo ammettere che non vi avevo subito riconosciuto, messere, il vostro aspetto è ingannevole... potreste passare quasi per un gentiluomo."
Il disprezzo trapelava dalle mie parole e dalla gentilezza affettata della mia voce.
"Vi auguro un piacevole soggiorno in Inghilterra." Sfiorai il braccio di Lord Tudor, il cui viso esprimeva ancora una certa ansia.
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Ama, ragazza, ama follemente... e se ti dicono che è peccato, ama il tuo peccato e sarai innocente.
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