Discussione: Il Giglio Verde
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Vecchio 24-09-2011, 00.56.51   #359
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Esetien, grazie alle parole di Chantal, sembrò calmarsi.
Era giunto pallido e visibilmente spaventato.
E ripreso un filo di coraggio mormorò:
“Padre Adam ed io, dopo aver lasciato questo palazzo, giungemmo presso mio nonno… egli era in fin di vita e chiese a vostro zio di confessarsi e comunicarsi col Corpo di Nostro Signore… ma per consacrare il Corpo ed il Sangue di Cristo c’era bisogno di vino ed in casa noi non ne avevamo…”
Fissò Chantal e iniziò a raccontare…

“Bisogna procurarsi del vino, ragazzo…” disse padre Adam ad Esetien “…senza quello non posso comunicare tuo nonno…vi è una locanda nei dintorni?”
“Si, ma non so se ne hanno...” rispose Esetien “... il vino è un bene raro e prezioso da queste parti...”
I due allora si recarono verso la locanda.
Era questa un luogo malfamato, senza troppi clienti.
“Buonasera, buonuomo...” avvicinandosi al bancone padre Adam “... avete del vino?”
“Vino di questi tempi?” Seccato il locandiere. “Dite, ma da dove venite? Non sapete che negli ultimi giorni ci sono state razzie e assalti a case e botteghe? Solo ieri i soldati sono riusciti a riportare l’ordine in città! Tutta colpa di quei dannati Pomerini! Prima hanno affiancato i Ginestrini, poi, forse corrotti dai chierici e dagli aristocratici, hanno deciso di rivoltarsi contro la repubblica! Dannati traditori!”
“Vi chiedo scusa, ma abbiamo fretta...” fece padre Adam “... ci occorre del vino con una certa urgenza...”
“Io non posso aiutarvi, amico.” Scuotendo il capo il locandiere. “Vedete, l’ultima bottiglia l’ho appena data a quei due soldati...” indicando col capo due militari che bevevano ad un tavolo.
“Ehi, amico…” ad un tratto uno di quelli.
“Dite a me, signore?” Voltandosi padre Adam.
“Si, a voi... abbiamo sentito che volevate del vino... venite qui e ve ne offriremo un bicchiere...”
Padre Adam, che prudentemente celava la sua identità, fissò per un attimo Esetien.
Il ragazzo si accorse di un lampo che attraversò, per un attimo, l’azzurro degli occhi del chierico.


“Perdonatemi, madame…” disse, interrompendo il suo racconto, Esetien a Chantal “... potrei avere un po’ d’acqua? Ho la gola secca...”
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