Lyo ascoltò Altea raccontare dei suoi vestiti e dei suoi gioielli.
Se fosse dipeso da lui, il cavaliere avrebbe trascorso l’intera giornata a sentirla parlare, ma era ora di andare.
“Oh, ai vostri ordini, milady.” Mostrando un vistoso inchino Lyo. “I vostri desideri sono per me ordini.”
Con un balzo salì allora in sella al destriero e partirono verso la dimora di lady Sophia Elisabeth Wenstley.
“Tenetevi forte, mi raccomando!” Esclamò Lyo ad Altea. “Altrimenti potreste cadere.” E le fece l’occhiolino. “E comunque, milady, quel lord Carrinton è solo un pallone gonfiato!”
Attraversarono buona parte della foresta, percorrendo uno stretto sentiero che tagliava proprio nel mezzo quella verdeggiante selva.
“Milady, siete così bella che indosso a voi tutto perde valore e splendore.” Disse Lyo. “Per quel che mi riguarda, o indossando un abito all’ultima moda, o una serie di stracci cambierebbe poco. Siete voi a rendere bello un vestito e preziosi dei gioielli.”
Ad un tratto qualcosa apparve davanti a loro.
Era un carretto malconcio e poco distante vi era un uomo disteso a terra.
Lyo fermò di colpo il cavallo e scese per sincerarsi delle condizioni di quell’uomo.
Ma in quello stesso istante l’uomo si alzò di scatto ed altri due individui uscirono dalla boscaglia.
Uno di questi spaventò il cavallo e fece cadere in terra Altea.
Un attimo dopo immobilizzò la ragazza minacciandola con un coltello alla gola.
Gli altri due invece circondarono Lyo.
“Fa una sola mossa, cavaliere, e giuro che sgozzerò questa balla dama sotto i tuoi occhi!” Minacciò l’uomo col coltello.
“Sporchi vigliacchi…” con rabbia Lyo “… vi sentite forti, vero? Minacciate una donna e mi affrontate in tre… codardi… provate solo a toccarla e me la pagherete…”
“Sta zitto, grande eroe!” Urlò uno degli altri due colpendolo allo stomaco.
“Male… de.. tti...” ansimò Lyo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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