“Animos è solo un romantico ricordo, madame…” disse Missan, mentre Melisendra si allontanava “… proprio come la vostra epopea… non esistono più i vostri fiabeschi castelli e nemmeno le monumentali cattedrali gotiche… tutto appartiene al passato, madame… un passato simile ad un oblio senza fondo, dove sono precipitati tutti i privilegi, le rendite ed il blasone di quelli come voi…” sorseggiò dal suo calice ed un ghigno sorse sul suo volto “… come sta madame Giselle? Vi prego di portarle i miei saluti…” ed un lampo attraversò i suoi enigmatici occhi scuri.