Arthos ascoltò con attenzione il racconto di Altea.
“Capisco, milady…” pensieroso il cavaliere “… probabilmente quegli uomini erano dei briganti… fortunatamente a voi non è accaduto nulla, grazie a Lyo. Speriamo ora che anche per lui ci siano buone notizie…” accennò allora un sorriso alla ragazza “… comprendo che per voi è stata una giornata tutt’altro che piacevole, milady… darò subito ordine di farvi accompagnare a casa… e non temete, resterò io accanto a Lyo.”
Ma proprio in quel momento il medico uscì dalla stanza in cui si trovava Lyo.
“Dottore, allora?” Chiese preoccupato Arthos.
“La ferita non è molto profonda ed il cavaliere non è in pericolo di vita.”
“Grazie al Cielo!”
“Però il suo occhio mi preoccupa…”
“Lo perderà, dottore?”
“Non lo so ancora…” rispose il medico “… per ora è fasciato. Però è importante che non tolga via la benda. L’occhio deve riposare nella maniera più assoluta e se dovesse subire sforzi o affaticamento, lo perderebbe senz’altro.”
“Capisco.”
“Chi è lady Altea?” Domandò il medico.
“E’ lei.” Rispose Arthos, indicando Altea. “Perché?”
“Sir Lyo non ha fatto altro che chiamarla durante il delirio causato dalla febbre alta.”
“Ora è sveglio?”
“Si, ha ripreso conoscenza.” Disse il medico. “Se milady vuole, può vederlo. Ma solo per pochi minuti, mi raccomando.”
“Volete salutarlo, milady?” Chiese Arthos ad Altea. “Forse il rivedervi lo aiuterà a riprendersi più in fretta.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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