La locanda delle Due Rose era gremita di gente.
Giocatori di dadi e bari, zingare e prostitute, parassiti e mendicanti.
E questa svariata umanità, tra vizi e miserie, animava quella scena fatta di volti, voci, sguardi, risate.
Melisendra cominciò a cercare fra quei volti, quelle voci, quegli sguardi e quelle risate.
Hagus restò in disparte al bancone, senza però perdere mai di vista la ragazza.
“Hey, bel marinaio, per quella collanina posso leggerti la mano e svelarti il presente ed il futuro!” Disse all’improvviso la voce di una zingara. “E se come sembra è anche di valore…” aggiunse la zingara “… posso darti anche qualche altra cosa, bel marinaio…”
“Il presente ed il futuro?” Mormorò Tyler alla zingara, senza però distogliere lo sguardo da Melisendra. “Invece è solo il passato ad aver valore per questa collanina…” e mostrò la mano con quel gioiello intrecciato tra le sue dita “… ben ritrovata, madame…” disse poi a Melisendra.