Giselle, dopo un po’, si riprese.
Si rannicchiò allora in un angolo della cella, con le braccia attorno alle ginocchia piegate e lo sguardo basso.
Aveva smesso di piangere e ora i suoi occhi sembravano celare rabbia.
Restò così per diversi, lunghi istanti.
Poi, ad un tratto, alzò il volto verso Cavaliere25.
Sembrava quasi sul punto di voler dire qualcosa al ragazzo, ma il ritorno di Mercien la fece piombare di nuovo in quell’apparente indifferenza.
“Ecco, ora tocca a me.” Disse Mercien a Cavaliere25. “Faccio io la guardia al nostro prezioso ostaggio, tu vai pure a farti un giretto per il palazzo.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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