“Melisendra…” disse all’improvviso Tyler, prendendo la mano della ragazza “… non andare via…”
“Perché l’hai fatto?” Con rabbia Melisendra.
“Fatto cosa?” Fingendo di non capire Tyler.
“Lo sai benissimo!” Esclamò la ragazza. “Non avevi il diritto di colpire il figlio di monsieur De la Toure!”
“Ah, parli di quell’idiota…” sbuffando Tyler “... mi dava sui nervi... crede di essere qualcuno solo perché suo padre è un facoltoso possidente terriero.”
“Certo che lo è!” Avvicinandosi a lui Melisendra. “E’ un ragazzo cortese, affabile e non si comporta come un animale!”
“Allora vuol dire che accetterete il suo invito al ballo di Saint Michel?”
“Stanne fuori!” Rispose stizzita lei. “Non devo dar conto a te di ciò che faccio!” E si voltò verso l’uscita.
“Melisendra…” disse Tyler afferrandole all’improvviso il polso.
“Come osi? Lasciami subito!”
“Mi ha sfidato…” mormorò lui “… credo in una sorta di duello...”
“Come sarebbe?”
“Forse mi ritiene davvero poco più di una bestia ignorante…” accarezzando un cavallo Tyler “... ha scelto come arma la spada... buon per me che mi ritiene incapace di impugnarne una...” ebbe un gesto d’ira, tirando un pugno contro la porta in legno “… mi ritiene un animale indegno di stare in mezzo alla gente civile... ma del resto anche per voi sono un animale da tenere a distanza...”
Quel ricordo attraversò come un lampo il suo cuore, mentre ancora stringeva la mano di lei nella sua.
“Non andare via, ti prego…” ripeté “… raccontami ogni cosa… dimmi quale pericolo corri…”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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