Cavaliere della Tavola Rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Il Presbitero Tommaso venne così ricevuto da Missan.
“Io non credo di avere il piacere di conoscervi…” disse l’ambasciatore nel vedere il chierico.
“Ma in questo immenso dramma che chiamiamo vita…” fissandolo questi “… un volto, una voce possono significare tutto come niente…”
“Siete forse un filosofo?”
“Perché no…” sorridendo il chierico “… del resto, cosa davvero differenzia un filosofo da un burocrate, o da un poeta, o anche da un profeta… un legislatore non è forse, in qualche modo, egli stesso un filosofo, essendo la sua dottrina, il diritto appunto, una scienza astratta?”
“Il diritto una scienza astratta?” Ripeté sorpreso Missan. “Ma se è l’unica, insieme alla matematica, al servizio della ragione.”
“E’ fatto dagli uomini” fissandolo Tommaso “e dunque è imperfetto, inesatto.”
“Chi siete voi?”
Tommaso si slacciò leggermente il mantello e mostrò il crocifisso che aveva al collo.
“Siete forse un chierico?” Chiese Missan, mentre un lampo attraversava i suoi occhi. “Spiacente, ma non credo possa esserci dialogo tra noi, io...”
“Oh, ma io non sono qui per convertirvi...” sorridendo Tommaso “… la sorte della vostra anima è già decisa... sono qui per proporvi uno scambio...”
“Non avete nulla che possa interessarmi.” Con disprezzo Missan.
“Lo credete?” Fissandolo Tommaso con i suoi penetranti occhi azzurri. “L’altro giorno è sparita una donna... una donna francese, come voi... forse rapita…”
“Non comprendo le vostre parole…” con indifferenza Missan.
“Magari, voi, essendo ella francese… non negherete il vostro aiuto nelle ricerche...”
“Credo che non potrò più dedicarvi altro tempo…”
“Ed io, come detto, potrei ricompensarvi…”
“E come?” Con un ghigno Missan. “Magari con una benedizione?”
“Infatti solo una benedizione potrebbe far cadere nelle vostre mani il Giglio Verde...”
“Il Giglio Verde?” Turbato Missan. “Cosa ne sapete voi del Giglio verde?”
“Beh, io sono il suo confessore…”
“Mentite!”
“Un prete non mente mai…” sorridendo Tommaso “... per questo voi odiate tanto i preti…”
“Allora lo conoscete?”
“Conosco il suo cuore e la sua anima.”
“Ah!” Battendo Missan un pugno sul tavolo con fare trionfante. “Sapevo che quel maledetto era in combutta con la Chiesa! Chi è dunque?”
“Il Giglio Vede? Oh, ma il Giglio Verde può essere tanto un Angelo, quanto un demonio. Spesso possono apparire simili… ricordate la Bibbia? Non era un Angelo quello che sterminò i primogeniti egizi? Lo era davvero, anche se agli Egiziani non sembrò tanto angelico… e quello che tormentò Giobbe? Non era forse un demonio mandato da Dio per tentare il suo fedele servitore?” Di nuovo quei suoi occhi chiari si fissarono sull’ambasciatore. “Ecco dunque come un Angelo può essere spesso confuso con il demonio…”
“Beh, forse vi deluderò, ma il demonio non esiste.” Con sufficienza Missan. “E’ solo un’invenzione della Chiesa per impressionare e sottomettere con la superstizione e l’ignoranza il popolo.”
“Come fate a dirlo?” Impassibile Tommaso. “Proprio voi che avete visto l’Inferno e la dannazione dei dannati. Voi e i vostri compagni, che avete rinchiuso i vostri simili in quelle prigioni, simili a tanti gironi infernali. Voi che vi siete proclamati giudici e carnefici. Oh, signor ambasciatore, il demonio esiste vi dico… se c’è Dio, c’è anche il demonio, mi sembra logico…. e chiunque sia, Angelo e demonio, il Giglio Verde è stato inviato anche per voi… e non sarete voi a trovarlo, ma sarà lui a trovare voi… Angelo o demonio che sia, è stato inviato per voi… inviato da Dio…”
“So per certo che Dio non esiste, prete!” Alzando la voce Missan. “Non esiste!”
In quel momento una raffica di vento spalancò una finestra, facendo morire le candele e gettando la stanza in una cupa penombra.
Missan, quasi impressionato ed intimorito, corse a chiudere la finestra, come a voler zittire l’ululato del vento.
Si voltò poi di nuovo verso il chierico, ma questi non c’era più.
La stanza era vuota.
Missan allora corse nel corridoio e chiamò i suoi uomini a gran voce.
“Quel chierico…” mormorò visibilmente agitato a Cavaliere25 e agli altri “… era qui, con me… ma poi è sparito… qualcuno l’ha visto uscire? Aggirarsi nel palazzo?”
“No, signore…” risposero alcuni dei suoi “… eravamo qui fuori e nessuno è uscito dal vostro studio.”
“Non può essere…” mormorò Missan “… cercatelo… cercatelo in tutto il palazzo… non può essere svanito come… come il vento…”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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