Le acque erano limpide e Altea poteva specchiarsi chiaramente in quel ruscello a cui il Sole, che filtrava tra i rami degli alberi, donava riflessi di giada.
Il vento che soffiava a Carrinton Hall in quell’angolo di bosco era divenuto lieve brezza che sembrava accarezzare, col suo soffio, i rossi capelli della ragazza.
Ad un tratto Altea sentì un profumo.
Ma non ebbe il tempo di voltarsi, perché due mani alle sue spalle, delicatamente, le misero al collo un particolare monile.
Era formato da una piastra di ottone con sopra incastonato un meraviglioso corallo.
“Questo ciondolo” disse lord Carrinton alle sue spalle “mi fu venduto da un pellegrino che tornava da Tessalonica… mi raccontò di averlo ricevuto in dono da un domenicano alla corte dell’Arconte di Atene…” sfiorò delicatamente i capelli di Altea “… si narra che abbia uno speciale dono… in esso pare infatti che vi sia racchiuso un desiderio… provate ad esprimerlo quando ci sarà la Luna piena…” si sedette accanto alla ragazza, sulla sponda di quel ruscello “… un cantastorie una volta recitò una ballata… in essa si diceva che non vi è dono più bello di un desiderio… ed io, oggi, faccio a voi tale dono…” e le sfiorò la mano con un bacio “… perdonatemi se vi ho raggiunta qui, ma a Carrinton Hall Angry mi ha detto della vostra uscita a cavallo… e qualcosa mi diceva che vi avrei trovata qui… infatti in questo luogo è avvenuto il nostro primo incontro…” sorrise "... ditemi, milady, vi trovate bene a Carrinton Hall?"
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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