Discussione: Il Giglio Verde
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 07-10-2011, 11.48.43   #544
Talia
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Talia
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
Talia aveva colto tutti loro di sorpresa.
Si era prima liberata da quella morsa, poi, raccogliendo un bastone, aveva addirittura ferito un paio di loro.
Poi quelle sue parole.
“Sta mentendo!” Gridò uno di loro.
“Si, anche io lo penso!” Aggiunse un altro. “E’ furba! Molto furba!”
“Sa bene che non possiamo denunciarla alla Guarda Repubblicana! Visto che siamo pedinati e spiati!”
“Si, uccidiamola!”
“Un momento…” disse colui che aveva parlato prima durante la riunione “… lasciatela parlare… vediamo cosa vuol dirci… per ucciderla ci sarà sempre tempo…”
“Oh... finalmente qualcuno con un po’ di buonsenso!” dissi con leggerezza, ignorando vistosamente quell’ultima affermazione.
Mossi lo sguardo tra loro, esaminando ogni volto con attenzione, infine i miei occhi si posarono sull’uomo che aveva parlato per ultimo e su di lui rimasero per un tempo indefinito, regalandogli un leggero ed enigmatico sorriso.
“Molto bene...” ripresi quindi a dire, portando le mani dietro la schiena e passeggiando tra loro, in modo da apparire perfettamente a mio agio “Come dicevo, sono più che certa che potremmo giungere ad un accordo, voi ed io... un accordo vantaggioso per tutti... un accordo che potrebbe portare voi finalmente fuori da queste umide catacombe, e me... beh, me esattamente dove voglio arrivare! Vedete... io ho i miei buoni motivi per desiderare di aiutarvi. Motivi personali, lo confesso! Motivi tutt’altro che politici! Ma, forse proprio per questo, non meno pressanti e valenti dei vostri. Non credete?”

“Muoviti Talia!” disse il ragazzino, voltandosi e tendendomi la mano.
“Aspetta, ti prego!” ansimai, tentando di stargli dietro.
“Non c’è tempo!” mi incalzò lui “Dobbiamo correre se vuoi riuscire a tornare prima che le suore si accorgano che sei scappata...”
Afferrai la sua mano e lasciai che mi aiutasse ad issarmi ancora più in alto...
“E’ una pazzia esser saliti quassù!” mi lasciai sfuggire, gettando un’occhiata fugace al vuoto sotto di noi.
Lui si voltò di scatto e mi squadrò con i suoi occhi neri e profondi...
“Hai paura?” chiese seccamente, quasi con rimprovero, poi la sua voce si fece acre e carica di sarcasmo “O forse le tue preziose suore ti hanno infine convinta che è una cosa sbagliata? Sacrilega, perfino! Basta che lo dici, eh! Se non ti interessa più vedere la città dalla cima del campanile, basta che lo dici! Te ne puoi tornare giù anche subito! Da sola, però!”
Si voltò per andarsene, ma io lo trattenni, afferrandolo per il bordo della maglia logora e sgualcita che indossava...
“Non ho paura!” dissi con orgoglio “E non si tratta neanche del resto: io faccio quello che mi pare, lo sai... e se ti ho detto che voglio venire con te a vedere la città dall’alto, vuol dire che ci voglio venire!”
Lo fissai per un istante, quasi mordendomi la lingua... non sapevo perché lui, con le sue parole, riuscisse sempre a farmi fare quello che voleva, eppure era così. Lo faceva con tutti. Aveva il dono naturale dell’eloquenza, quel ragazzino... e per giunta lo sapeva sfruttare!
Sospirai... ormai era fatta, comunque!
“Non ho paura!” ribadii, poi lanciai un’altra occhiata verso il basso e soggiunsi “Però dammi la mano. Per favore!”
Lui sorrise e strinse la mia mano nella sua... e riprendemmo a scalare il tetto liscio del campanile.

Battei le palpebre e quel ricordo scivolò via dalla mia mente così com’era giunto.
Mi voltai e fissai i miei occhi di nuovo in quelli dell’uomo: “L’accordo è questo: io sono piuttosto convinta di poter arrivare ad Ostyen con una certa facilità. Sono attrice in una compagnia itinerante e come tale posso viaggiare molto senza destare troppi sospetti... posso raggiungere la capitale di Animos e tentare di avvicinare i luoghi del potere... Animos... o Magnus, come pare si debba dire di questi tempi! Da lì potrei fornirvi informazioni, potrei essere invisibile o appariscente a nostro vantaggio, potrei ascoltare e vedere, potrei essere i vostri occhi e le vostre orecchie nella capitale dei Ginestrini... un domani potrei giungere ad essere le vostre braccia... le vostre labbra, perfino!”
Feci una pausa, che in quel momento mi parve di grande effetto teatrale, poi ripresi... quasi sussurrando...
“Riflettete... quante possibilità ci sono che vi capiti un’altra occasione come questa? Quante occasioni per riuscire a tornare alla ribalta? Voi... costretti a nascondervi e a riunirvi in segreto... la bilancia, rimasta in equilibrio fino a questo momento, sta rischiando di pendere dalla parte dei vostri nemici, ormai! Ma io... io potrei essere quel minuscolo, insignificante piccolo peso che potrebbe riportare l’ago dalla vostra parte...”
Feci qualche passo avanti, infine, e mi avvicinai all’uomo che mi stava di fronte, al centro del gruppo, quello che aveva parlato come fosse il capo, e piantai i miei occhi nei suoi, accostandomi a lui più di quanto non fosse necessario...
“Riflettete, monsieur... non trovate che potrei esservi utile?” chiesi, in tono malizioso “Finanche molto utile?”
__________________
** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

Talia non è connesso